Autore: Antonio Donghi
Titolo:
Autoritratto,1924
Dimensioni:
cm.50x50
Tecnica:
olio su tela
Collezione:
Roma, collezione privata

"Un uomo nasale che parla adagio, ma non troppo. Non sembra un artista. E' un antitragico di aspetto. Né denigriamolo di più! Pel tanto bene che ho da dire di lui, basta quel che ho detto di male. Ora vediamo il bene: Donghi fa delle satire in pittura, senza saperlo. Il suo realismo è il vertice del realismo e vince ogni macchina fotografica. Desiderate un bel ritratto liscio, pulito, assomigliante, e che, di primo colpo vi sembri una fotografia ingrandita un metro per settanta? Andate da Donghi. Ma qui è l'illusione, qui sta il trucco, è qui, ossia nel secondo colpo o momento di riflessione che voi, osservatore intelligente di quadri, venite ad accorgervi di quanto sia, quantunque vi sembri vicina, eppure lontana dalla fotografia, la bella arte di Donghi. Da ogni suo quadro ad olio trasuda uno spiritino che, a volte, a me, se l'ho visto bene, è sembrato diabolico, diabolicissimo in quanto il vero diavolo il vero demone - per dirla con Socrate - è quello che sta nascosto. Ed è anche vero che se, in genere parlando, ogni caricatura ci urta per le sue giustappunto calcate, compresse, dilatate, deformate allo specchio ustorio, linee di immagini, la caricatura di Donghi urta, invece, meno di una caricatura dipinta da un Bruegel"

Luigi Bartolini, 1940